Riccardo Prevosti Sopra: “Sul far della sera” 1993 Incisione trame su vernice molle, acquatinta, rilievo Lastra zinco e lastra polimaterica mm. 275 x 399.
Dimensione foglio: 70 x 50 cm. con firma autentica dell’autore
< Riccardo Prevosti Prima che il tempo passi, 1998 Incisione acquatinta, rilievo Lastra zinco e lastra polimaterica mm. 270 x 570. con firma autentica dell’autore Dimensione foglio: 50 x 70 cm.
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Riccardo Prevosti
Nasce a Brescia il 9 gennaio 1952. Il suo percorso artistico parte dai primi anni settanta in una città industriale e un po’ sonnambula ma carica d’impulsi creativi destinati a rivoluzionare i concetti della sua quotidianità e di un lavoro vissuto come semplice traccia di vita. La svolta è nel 1974 con l’arrivo nella stamperia di Luigi Corsini, urbinate maestro incisore, e l’approccio alla calcografia che lo appassiona. Da allora sarà un riprodurre sensazioni, un esprimere curiosità , che lo portano a una ricerca continua nell’unicità di momenti che l’incisione moltiplica e dà. In lui emerge quel carattere artistico punto d’unione tra il rapporto pittorico che esiste nel disegno, inteso come idea iniziale, e il compiuto in cui si evince l’evoluzione dell’idea originaria. In quegli anni inizia anche la sua attività espositiva, prima in collettive poi in alcune personali: la prima nel 1979 presso la Galleria Bottega d’arte in Brescia, poi il confronto costruttivo nell’ambito della Rassegna didattica di calcografia presso il chiostro di San Clemente in Brescia in collaborazione con il Centro Internazionale di Grafica di Venezia. Ecco allora i diversi approcci che andrà a vivere nel suo cammino sulla strada dell’arte confrontandosi con nuove realtà culturali e con artisti di altre ispirazioni e tendenze. I viaggi in diversi luoghi che chiamerà “della memoria”, in particolare in Francia con soggiorni a Saint Dizier e a Nancy, lo vedranno frequentare ambienti artistici che rinnoveranno in lui l’entusiasmo per la sua formazione professionale. E’ degli anni Ottanta la costituzione del gruppo L’Acquaforte: un’esperienza che produrrà contatti significativi e mostre interattive nelle biblioteche di Verolanuova, Ponte Zanano, Castelcovati, Marcheno. Nel 1984 partecipa all’Art Expo di Brescia, nel 1987 è a Cernobbio (Como) per “L’originalità della Stampa d’Arte” a cura dell’Assessorato alla Cultura. Seguiranno importanti appuntamenti in luoghi che all’arte incisoria hanno dedicato spazi e musei: nel 1991 arriva ad Urbino, esponendo nel prestigioso Collegio Raffaello, così come è chiamato, nel 1993 ad esporre a Bagnacavallo (Ravenna) – dove ritornerà su invito nel 1997, nel 2006 e nel 2008 – e a donare una sua opera al locale archivio del Gabinetto delle stampe Antiche e Moderne, mentre nel 1997, nel Palazzo Pretorio di Certaldo (Firenze) presenta quale omaggio a Boccaccio, l’incisione dal titolo Griselda, un’acquatinta – maniera matita – maniera sale – rilievo che riceve elogi da Robert Hollander, uno dei più importanti sudiosi di Dante e Boccaccio, professore emerito dell’Università di Princeton e cittadino onorario di Certaldo proprio in quell’anno e incontra il favore del pubblico e della critica. Infine, nel 1999, sarà all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Oltre una sua presenza all’estero nel 1994 presso la Galleria Nuova Ostrava Poruba nella Repubblica Ceca e alla VII Triennnale mondiale della Stampa e dell’Incisione Originale all’Espase Triennal Ville del Chamalières in Francia nel 2006, dove riceve l’ambito attestato, firmato dall’allora presidente della Triennale Louis Giscard d’Estaing, “pur sa contribution au rayonnement de l’art de notre temps”. Sue opere si trovano in collezioni private e pubbliche, tra cui la Fondazione Biblioteca Morcelli, Pinacoteca Repossi di Chiari (Brescia). Nel 1990 Andrea Barretta, direttore responsabile della rivista di cultura e turismo Notizie Viaggio, lo invita a collaborare per illustrare con suoi disegni la serie di servizi dedicati ai Grandi Viaggiatori: da Goethe a Stendhal. Nel 1992 e nel 1997 tiene due importanti personali, la prima a Brescia nella ex Chiesa di San Zenone all’Arco e la seconda a Urbino nella Saletta Paolini/Nezzo a cura del Rotary Club: squarci di una scena che cerca di uscire dal classico per testimoniare ed esaltare un messaggio che nell’assolutezza del suo nitore è la mappa per trovare la narrazione del suo dire e del suo fare che troveranno un prezioso riconoscimento nel 1999 al “Premio Internazionale Biella per l’Incisione”. |
Riccardo Prevosti > Il giorno del tempo 2000 Incisione acquaforte, acquatinta, rilievo Lastra zinco e lastra polimaterica Inciso: mm. 210 x 270 Dimensione foglio: 50 x 70 cm. con firma autentica dell’autore
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< Riccardo Prevosti “Questa … notte”, 1986 Incisione acquaforte, acquatinta, rilievo Lastra zinco e lastra polimaterica mm. 136 x 186 con firma autentica dell’autore
Pubblicata sul catalogo della mostra d’arte Poetica dell’incisione, Brescia 1988, a cura di Andrea Barretta. |
La sua continua ricerca e le sue dilazionate presenze al pubblico sono il silenzio meditativo cui attinge in una sorta di maieutica che tra luci e colori – che non sacrifica al bianco e al nero – partorisce l’anima. L’arte di ricerca persegue ora la proposizione della stampa a colori simultanei inventata da Stanley William Hayter, che Prevosti inizia a studiare dopo aver conosciuto Hector Saunier, attuale direttore dell’Atelier 17, oggi Contrepoint, a Parigi. |
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< Opere pubblicate sulle monografie: “Riccardo Prevosti: la malinconia e il sogno””, di Andrea Barretta, ed. ab/arte, Brescia 2012; e su “Le visioni oniriche di Riccardo Prevosti”, di Andrea Barretta, ed. ab/arte, Brescia 2015. |